Cartiera Mantovana SRL Azienda Cartiera Mantovana, azienda storica per la produzione di carte riciclate, vanta oggi di tre diverse divisioni: Divisione Carta, Divisione Ondulati e Divisione Plastica. Tutte con lo stesso denominatore comune: la sostenibilità dell’ambiente.
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Cartiera Mantovana

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Cartiera Mantovana, azienda storica per la produzione di carte riciclate, vanta oggi di tre diverse divisioni: Divisione Carta, Divisione Ondulati e Divisione Plastica. Tutte con lo stesso denominatore comune: la sostenibilità dell’ambiente.

Come tutti i fiumi, ne ha tante da raccontare: non solo leggende e favole ma storie vere, come quella del Naviglio che è uno dei suoi figli, in quanto canale derivatore scavato nel 1458. Da allora non ha mai fatto mancare l’acqua agli uomini che, accampati lungo le rive, avevano subito imparato ad usarla per ricavarne una forza ben maggiore di quella delle proprie braccia. Con la corrente del Naviglio, i mantovani riuscivano a far muovere i “magli” che battevano ferro e rame, ma c’erano altre utenze manifatturiere, i “folli” impiegati nella produzione della carta. Maglio allora veniva segnato sulle carte geografiche con l’iniziale minuscola, ad indicare l’insediamento della macchina martellante, era un termine ereditato dal “malleus” latino. Nel tempo e per la forza dell’uso quotidiano, la parte diventava il tutto e la maiuscola convalidava l’ingresso nella toponomastica ufficiale, ad indicare il borgo rivierasco formatosi intorno alle fabbriche.

Più coerente alla realtà sarebbe stato piuttosto di chiamarlo “Follo”: infatti i magli del ferro sparivano, non i folli degli stracci, materia prima della carta, progenitori della attuale Cartiera Mantovana. Esplorando il passato, i cartari del Maglio avevano sempre creduto di poter fissare il 1690 come data di nascita accertabile dello stabilimento: già bastava per eleggersi a più antica cartiera d’Italia, con titoli per entrare nell’élite mondiale delle industrie veterane. E invece uno studioso di storia mantovana, Cesare Bertolini, poteva approfondire una sua ricerca specifica, condotta nell’archivio della Mantova gonzaghesca e in altri siti archivistici: rintracciava così un documento che arricchisce di nuovi contenuti epocali la vicenda della Cartiera.Nel luglio 1615 infatti, messer Angelo da Fano risultava gestore di un “follo da carta sotto Goito”:  l’attività produttiva sarebbe continuata per le vie ereditarie, nella linea familiare, fino a raggiungere i giorni nostri, quando sono i Marenghi a festeggiare, con la gente del Maglio, gli oltre 400 anni della loro industria. Il paesetto s’identifica nella Cartiera, tanto che ancora sono abitate le case fatte costruire nel 18° secolo dagli imprenditori d’allora per alloggiarvi i lavoratori.

Nel 1981 nasceva a Parigi un particolare e ristretto club delle imprese che potevano documentare quanto meno i 200 anni, in continuità familiare e operativa. Le Henokiens italiane sono una decina appena e la Cartiera Mantovana è stata accolta addirittura con sovrabbondanza di titoli: si trova già alle spalle infatti oltre 4 secoli d’attività, ma sempre con un futuro delineato. Se la “concessione et locatione del follo da carta sotto Goito” riemerge da documenti manoscritti, trovati in ponderosi faldoni d’archivio della Mantova gonzaghesca, sono i display dell’era Web a presentare i giorni nostri di una dinamica società a struttura familiare, con tasso anagrafico tanto basso da legittimare presenze al livello più giovane dell’organigramma rappresentativo confindustriale. L’antica Cartiera Mantovana, con un giovane amministratore delegato, si sta disegnando la sua strada lungo il 21° secolo e le energie nuove sono destinate a rinverdirsi ulteriormente con l’apporto delle attuali generazioni. Cristina, Marco Fabio, Alberto, Vittorio sono i Marenghi, cognome non privo di contenuti araldici: leggende familiari consegnano infatti un riferimento al Riccio da Parma, cavaliere che, con gli altri animosi italiani guidati da Ettore Fieramosca, il 13 settembre 1503 nella famosa “disfida di Barletta” batteva i francesi. Il dato di storia privata non va oltre la rievocazione del famoso episodio, diventato romanzo e film, mentre appartiene al presente, come elemento predominante, il valore di un’altra sfida, quella ai problemi quotidiani, in fabbrica. Quando hanno dovuto affrontare momenti dolorosi, forza e capacità per andare avanti non sono mai mancate, nel succedersi delle generazioni. Lo raccontano le pagine che ripercorrono il cammino del Maglio, segnato dagli eventi, con tanti uomini e donne protagonisti, ciascuno nel suo ruolo, a fare squadra.

Cartiera Mantovana è sempre riuscita ad adeguarsi ai tempi, fino a differenziare la produzione in tre diverse e distinte divisioni:

- Divisione Carta, per la produzione di carta riciclata;

- Divisione Ondulati per la produzione di cartone ondulato ad onda scoperta, destinato al settore alimentare per industrie dolciarie e prodotti secchi da forno, al settore delle ceramiche ed al settore industriale;

- Divisione Plastica per la produzione di granulo di polietilene rigenerato proveniente da recupero, destinato allo stampaggio ad iniezione, filmatura ed estrusione.

Tutte le divisioni hanno lo stesso denominatore comune: la sostenibilità dell’ambiente

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